Ezio Zingarelli
Biografia
Diplomatosi, ha di seguito frequentato corsi di design e grafica pubblicitaria.
E’ stato per piu’ anni promotore finanziario, ed in questa attività delicatissima ha sviluppato la virtù della moderazione.
Nel 2005, da pittore autodidatta, si presenta nel migliore dei modi in campo artistico nella maturità della sua vita. Lavora su texture con materiali nuovi avvicinandosi alla pittura materica con impianto iconografico del tutto personale.
Dal 2005 partecipa a vari concorsi con segnalazione per alcuni lavori.
Nel 2006 entra a far parte del Gruppo LIBERARS di Bagolino(BS) dove tiene negli anni a seguire varie collettive con altri soci artisti.
Dal 2010 sue opere sono in permanenza nella “Galleria d’arte Novecento” di Mario Conti (BS).
Ezio Zingarelli nel 2005 segna l’inizio della sua carriera artistica con “La spaccatura”: una grande pietra rettangolare cinerea spezzata al centro da dove emerge violenta, una macchia rossa: è la prima opera che segna ineluttabilmente la consapevolezza di essere artista.
L’arte pittorica, prima seguita con la curiosità e il vigore di un appassionato, ora diventa mezzo per esprimere la propria visione del mondo attraverso la sapienza della tecnica, maturata negli anni giovanili frequentando corsi di design e grafica pubblicitaria.
Zingarelli predilige lavorare su tele di medie dimensioni sulle quali, influenzato dalla potenza della pittura materica e dalla ricerca estetica del Nouveau Realisme, utilizza materiali insoliti: legno, plastica, stoffe, manifesti, quotidiani che incolla, sovrappone, assembla, stratifica e dipinge. All’interno di questo paradigma l’artista crea opere astratte, o meglio le opere si creano da sole, poiché, come lui stesso racconta, sembrano quasi nascere da sé, per una sorta di partenogenesi dall’azione creativa ed inconscia dell’autore unita alla corporeità del supporto.
Il suo è divertissement, approccio ludico e leggero alla vita, in cui la materia ammassata non è mai greve o goffa ma danza fresca sulla superficie della tela.
Questa mostra racconta gli ultimi cinque anni del suo percorso. È un viaggio sorprendente: i suoi lavori sono sempre nuovi e disuguali tra loro. Le opere animate da colori energici tracciano indizi, segnali, a volte parole,che evocano storie quotidiane, tracce di un passaggio umano, brandelli che appartengono alla storia dell’uomo artista e alla storia dell’uomo universale.
Zingarelli, con la sua arte tutta da spogliare, da rintracciare, da decifrare, ci guida ad una graduale scoperta di quel codice segreto che permette ad ogni essere di appartenere a una misteriosa visione di bellezza.
di Mariella Segala