Tu non mi vedi. Arte, fotografia e cura della mente
La mostra TU NON MI VEDI. ARTE, FOTOGRAFIA E CURA DELLA MENTE è allestita a Brescia in due sedi e viene inaugurata sabato 23 aprile 2022: alle ore 17 la sezione di fotografie al Ma.co.f, nell’ambito del photefestival, in via Moretto, 78; la sezione delle altre opere lo stesso sabato 23 aprile 2022 alle ore 18 all’AAB in vicolo delle stelle, 4.
Le opere esposte negli spazi dell’AAB e del Ma.Co.f sono state create da gruppi di persone inserite nelle comunità protette psichiatriche dell’IRCCS-Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli, col supporto di volontari del Fondo Il sasso nello stagno della Fondazione Sipec di Brescia (sono operatori nell’ambito della riabilitazione psicosociale e della terapeutica artistica) e la collaborazione di alcune tirocinanti del Corso di terapeutica artistica dell’Accademia di Belle Arti di Brera, coordinati da Guido Uggeri, artista terapista e da Chiara Cadeddu, fotografa terapista.
Ogni occasione di operare insieme – tutor e allievi – su un progetto condiviso è determinante per facilitare incontri, rotture di stereotipi e promuovere la cultura dell’umanizzazione. L’azione terapeutica è presente in tutte le fasi del percorso artistico e trova la sua conclusione nelle mostre che consentono di creare un ponte tra gli “artisti” e la comunità, facilitando la rottura di pregiudizi.
Del disagio mentale è solitamente più facile vedere la valenza socialmente negativa; è vero, invece, che interagire attraverso l’arte apre canali riabilitativi su molte dimensioni.
“L’AAB – ricorda il presidente Massimo Tedeschi – è impegnata ad arricchire di senso e di umanità la Polis di cui è parte attiva da 77 anni, votata a rompere e superare le sacche di solitudine e a costruire una comunità sempre più aperta, inclusiva, sensibile all diversità e guarda con vivo interesse a questi percorsi che sono al tempo stesso espressivi, culturali, civili”. Fra Gennaro Simarò, priore e Lucia Avigo, direttrice sanitaria dell’IRCCS-Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli, osservano che “In un mondo che isola il dolore e lo rifiuta, il disagio e la sofferenza che una malattia comporta portano spesso a cercare forme espressive più varie” mentre “la forza delle immagini porta al di fuori il vissuto emozionale più delle parole stesse”.
In sede è disponibile il catalogo.
La mostra all’AAB è aperta dalle ore 16 alle 19.30 dal martedì alla domenica fino al 4 maggio.
La mostra di fotografie al Ma.co.f nell’ambito del photofestival è aperta fino al 15 maggio con orario 15 – 19 (lunedì chiuso).
[ingresso nel rispetto delle norme anti covid]