La mostra è dedicata a Adriano Bottarelli, pittore e poeta nato a Bedizzole il 12 luglio del 1924, e vissuto in città, al Villaggio Prealpino. La passione per la pittura ha accompagnato fin dagli anni giovanili la sua attività d’insegnante. Allievo del pittore Lorenzo Favero, era stato incoraggiato dal maestro a proseguire su questa strada e la sua ricerca è continuata negli anni. A Brera ha conseguito nel 1963 il diploma di cultura artistica e storica. La sua produzione pittorica si è dispiegata in un ampio arco temporale e le mostre personali e collettive si sono susseguite con importanti riconoscimenti. Come la sua pittura, anche la sua poesia sa parlare a tutti nel profondo con la sapienza di un’attitudine ben coltivata. Il punto d’osservazione, nelle poesie come nei quadri, ci è familiare e gli è consueto: l’argine del fiume Chiese, il cortile di una cascina lombarda, la finestra affacciata sull’orto e sulla notte illuminata dalla luna. La morte di Adriano, il 3 marzo 2008 a 84 anni d’età, non ha interrotto il dialogo con lui e l’invito ad ascoltarlo ancora attraverso i suoi quadri e le sue poesie.
La mostra viene inaugurata sabato 6 settembre alle ore 18 nella sede dell’AAB e si può visitare tutti i giorni dalle 16 alle 19.30 (lunedì chiuso) fino al 17 settembre.
Per l’occasione sarà eseguito il brano musicale Frammenti, tre sequenze dal cromosoma 19 composto dal maestro Giuliano Mariotti. È un omaggio a un socio dell’AAB, recentemente scomparso, Sergio Barlati, professore emerito all’Università di Brescia, studioso del DNA, che ha trasformato le sequenze di simboli del DNA in immagini a colori che, trasferite su supporti solidi, hanno dato origine a quelli che sono stati definiti dall’autore Vetri parlanti.