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Raccontar con arte

Associazione Artisti Bresciani
Brescia, Vicolo delle Stelle 4

Raccontar con Arte: quattro conferenze – concerto ideate da Maurizio Lovisetti e la voce narrante di Daniele Squassina

 

AAB – Associazione Artisti Bresciani e Fondazione Civiltà Bresciana organizzano un ciclo di quattro conferenze-concerto ideate e scritte da Maurizio Lovisetti che vedranno in scena l’attore Daniele Squassina come voce narrante e lo stesso Maurizio Lovisetti per il commento musicale alla chitarra e al banjo.

Il ciclo di incontri si intitola “Raccontar con arte”

Al centro di questa forma scenica, che sta incontrando grande successo presso il pubblico non solo bresciano, saranno figure storiche, tradizioni culturali e vicende musicali che verranno illustrate unendo suoni, parole e immagini.

Le conferenze sono tutte a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

La prima e l’ultima, con inizio alle 17.30, si svolgeranno presso la Fondazione Civiltà Bresciana, in vicolo San Giuseppe 7; le due centrali alle ore 18 presso la sede dell’AAB, in vicolo delle Stele 4.

 

 

GIOVEDI’ 28 MARZO 2019 ORE 17.30 presso Fondazione Civiltà Bresciana in vicolo San Giuseppe, 5

Immagini e suoni d’America, un incontro fra la tradizione d’Europa e d’Africa

Si inizia giovedì 28 marzo alle ore 17.30 alla Fondazione Civiltà Bresciana, vicolo San Giuseppe 7 con “IMMAGINI E SUONI D’AMERICA. Un incontro fra la tradizione d’Europa e d’Africa”

Nella prima metà dell’800 il territorio degli Stati Uniti d’America era ancora in gran parte selvaggio. I dipinti dell’epoca – in particolare quelli della Hudson River School _ raffiguravano paesaggi maestosi in cui la figura umana appariva sovrastata dalle forze naturali. In questa epoca prende forma un’originale forma musicale. I brani e gli strumenti che risuonano nel Nuovo Continente sono quelli che gli emigranti, provenienti per lo più dalle isole britanniche, hanno portato con se’. Dalla lontana Africa giunge un nuovo strumento, il banjo, che verrà ampiamente usato dai coloni per eseguire il loro repertorio di matrice europea, dando vita a nuove forme musicali della giovane nazione americana.

 

VENERDI’ 5 APRILE 2019 ORE 18 presso AAB in vicolo delle stelle, 4

Paola Gambara Costa, uno sguardo sulla Brescia rinascimentale

Il secondo appuntamento sarà venerdì 5 aprile alle ore ore 18 nella sede dell’AAB, vicolo delle Stelle 4, Brescia. In scena “PAOLA GAMBARA COSTA. Uno sguardo sulla Brescia rinascimentale”.

La conferenza-concerto è focalizzata sulla vita travagliata della beata Paola Gambara Costa nata nel 1473 a Verolanuova (che allora si chiamava Verola Alghisi) e morta precocemente nel 1515 a Bene Vagienna (nei pressi di Cuneo). Quella di Paola Gambara fu una figura singolare, tragica. Fin da piccola aspirava alla vita monastica ma fu costretta dai genitori a sposare – poco più che bambina – uno sconosciuto nobiluomo del lontano Piemonte. Questi la sottopose a umiliazioni e cercò sempre di contrastare la sua opera di carità. La narrazione, basata sugli scritti di Jacopo Berardenco da Valoria e di Roberto Bollano – è intervallata da brani del liutista lenese Vincenzo Capirola e da sonetti della poetessa Veronica Gambara, cugina di Paola. Sullo schermo vengono proiettati quadri antichi, in particolare dei bresciani Savoldo, Romanino e Moretto – coevi di Paola e Veronica – per ricreare l’affascinante atmosfera della Brescia rinascimentale.

 

VENERDI’ 12 APRILE 2019 ORE 18 presso AAB in vicolo delle stelle, 4

Vita di Paolo Colorni, tratto da “Il prestigiatore di Dio” di Ariel Toaff

Il terzo appuntamento sarà venerdì 12 aprile alle ore 18 nella sede dell’AAB, vicolo delle Stelle 4, e avrà per titolo “VITA DI ABRAMO COLORNI. Tratto da “Il prestigiatore di Dio” di Ariel Toaff”

Alchimista, ingegnere, illusionista, creatore di cifrari segreti, antiquario, archeologo ed escapologo, l’ebreo mantovano Abramo Colorni (1544-1599) fu conteso per i suoi talenti dai Gonzaga, dagli Este e persino dall’imperatore Rodolfo II d’Asburgo che lo volle alla sua corte, nella Praga magica di fine ‘500. La presenza di Colorni divenne sempre più ambita dopo che si seppe che egli sapeva produrre in grande quantità, grazie a una formula segreta, il salnitro, componente essenziale quanto preziosa della polvere da sparo. Un segreto pericoloso tanto che Colorni morì prematuramente in modo misterioso; subito dopo fu imprigionato e sparì anche il figlio Simone che aveva incautamente annunciato di avere trovato, fra le carte paterne, la ricetta del salnitro. Una storia di intrighi, colpi di scena, soprusi ma anche di conoscenze scientifiche e tecniche, artistiche e alchemiche. Una vicenda che tocca anche i delicati rapporti fra l’uomo d’ingegno e il potere e che mostra come gli ebrei di talento – malgrado le persecuzioni – seppero contribuire allo sviluppo economico e culturale dell’Europa.

 

GIOVEDI’ 18 APRILE 2019 ORE 17.30 presso Fondazione Civiltà Bresciana in vicolo San Giuseppe, 5

Il formaggio con le pere, storia di un proverbio

Il quarto e ultimo appuntamento sarà giovedì 18 aprile alle ore 17.30 nella sede della Fondazione Civiltà Bresciana, vicolo San Giuseppe 7, con “IL FORMAGGIO CON LE PERE. Storia di un proverbio”.

La conferenza-concerto prende spunto dal celebre proverbio “Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”. Quando, come e perché è nato questo proverbio e qual è il suo significato profondo? La risposta è stata offerta da un libro di Massimo Montanari “Il formaggio con le pere. Storia di un proverbio” (Laterza). Investigando fra ricettari antichi, trattati di agricoltura e di dietetica, opere letterarie e raccolte proverbiali, emergono aspetti dei due cibi (le pere e il formaggio) davvero inattesi, non solo di natura alimentare, ma anche economica, ideologica e sociale. Anche dietro un semplice proverbio può celarsi una storia complessa. Ne sortisce un viaggio nel tempo che apre una finestra su scenari storici di grande fascino.

 

Il ciclo “Raccontar con arte” ha il patrocinio del Comune di Brescia e della Provincia di Brescia