Ciclo di incontri nell’ambito della mostra “Gli artisti bresciani e la Grande Guerra”
Incontri all’Associazione Artisti Bresciani
Nell’ambito della mostra Gli artisti bresciani e la Grande Guerra, nella sede dell’AAB saranno organizzati tre incontri:
– mercoledì 10 dicembre 2014, ore 18
presentazione del libro di
Mauro Pennacchio
Rifiuti di trincea (La trappola infame degli “scemi di guerra”)
Il libro di Mauro Pennacchio Rifiuti di trincea (La trappola infame degli “scemi di guerra”) è edito da La quadra nell’ambito delle molte iniziative in occasione del centenario della Grande Guerra. Affronta uno dei fenomeni più strazianti e desolati del periodo: l’internamento in manicomi criminali di soldati e ufficiali resi folli dalla guerra, vuoi per un autentico choc subito al fronte, vuoi perché giudicati folli da una catena di comando che diventò carnefice consapevole di quella tragedia collettiva. Il libro di Mauro Pennacchio, storico di professione, racconta dieci storie documentate nei fascicoli finora inediti custoditi all’Ospedale Civile di Brescia. Le dieci storie sono legate dal percorso, che diventa romanzo di un giovane bresciano che compie il viaggio da casa al fronte sul Carso dove incontra la follia della guerra e viene devastato da traumi che lo condurranno in manicomio. Il racconto è scritto in prima persona per accentuare il dolore, i patimenti, il baratro, la sofferenza immensa e dimenticata di quelli che vennero definiti “gli scemi di guerra”.
La presentazione sarà accompagnata dalla cantautrice Valentina Franchini che si esibirà in un repertorio di canzoni della Grande Guerra e dalla lettura di brani tratti dal libro con voci recitanti di Caty Cristini e Antonio Burlotti.
– venerdì 12 dicembre 2014, ore 18
incontro con
Francesco De Leonardis,
Il ricordo dei caduti della Grande Guerra: edifici, monumenti e lapidi a Brescia
Dopo il conseguimento dell’Unità nazionale, il volto storico di Brescia si trasformò con la realizzazione di numerosi monumenti collocati negli spazi pubblici con l’intento di celebrare le figure esemplari della storia presente e passata: l’identità della nuova Italia doveva fondarsi sulle figure dei martiri e degli eroi risorgimentali affiancate a quelle dei grandi del passato. Anche dopo la Prima Guerra Mondiale, considerata la necessaria conclusione del processo risorgimentale, si sentì il dovere di celebrare la vittoria e conservare la memoria dei caduti attraverso una serie di iniziative promosse da istituzioni pubbliche, associazioni e privati cittadini che portarono alla costruzione di numerosi monumenti, lapidi ed edifici in diversi luoghi della città. Ad una prima fase, che ebbe un carattere spontaneo, seguì da parte del fascismo, arrivato al potere, l’appropriazione del ricordo dei caduti in funzione nazionalista e militarista. Adunate commemorative, costruzioni e manifestazioni si registrarono per tutto il Ventennio e andarono a congiungersi con quelle generate dalle nuove guerre volute dal regime negli anni Trenta.
La conversazione vuole ripercorrere alcuni episodi bresciani del ricordo dei caduti.
– INCONTRO RIMANDATO A DATA DA DESTINARSI
Tonino Zana
I diari bresciani della Grande Guerra
Il centenario della prima Guerra Mondiale ha favorito la ricerca, lo studio, la riscoperta di vicende storiche che ci fanno conoscere aspetti, persone, drammi di quel disastroso evento.
Tonino Zana è andato alla ricerca dei diari lasciati dai protagonisti bresciani di quell’epoca. Ne esce una serie di racconti e di testimonianze che sono racconti di autentica letteratura ed esempi che costituiscono una lezione di vita ancora valida per i nostri giorni.
Locandina degli incontri nell’ambito della mostra “Gli artisti bresciani e la Grande Guerra”