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La Pienezza dell’Indefinito

Associazione Artisti Bresciani
Silvana Lunetta
Brescia, Vicolo delle Stelle 4

Si inaugura sabato 22 febbraio 2020 all’AAB la mostra di Silvana Lunetta. Saggio critico di Andrea Barretta

Nell’introduzione Massimo Tedeschi annota che la mostra di Silvana Lunetta ha il valore di un’antologica e di una retrospettiva. Antologica perché offre un ampio saggio della produzione di questa artista originaria di Caltanissetta – cuore della Sicilia e del profondo Sud – approdata dal 2012 a Brescia per scelta di vita familiare: ne documenta le tecniche e gli stili, i linguaggi e i materiali. Retrospettiva perché offre uno sguardo diacronico sul lungo lavoro creativo di Silvana: le prime entusiasmanti grafiche, le raffinate chine e acqueforti, per passare poi agli oli e agli acrilici dalle tonalità mediterranee, alle sorprendenti ceramiche raku, ai collage polimaterici così rutilanti di espressività degli ultimi anni, e lasciar intravedere infine il più recente ritorno a una disciplina espressiva, alla pittura da cavalletto.

Si possono indicare almeno tre nuclei tematici, tre elementi costitutivi dell’artista e della persona, tre caratteri dominanti della vita e dell’arte di questa donna del Sud.

Il primo è la terra, che erompe in molte sue opere grafiche e pittoriche.,Il secondo è il tempo: il tempo delle ere geologiche, delle vite umane, della Storia. Il succedersi delle stagioni espressive è lo specchio del tempo della vita dell’artista, ne riflette gli slanci e le cesure. Il terzo è il tema dell’incontro. L’arte di Silvana Lunetta è un condensato, un precipitato chimico e sentimentale degli incontri della sua vita, con i ragazzi in difficoltà a cui – da insegnante – ha schiuso per anni i linguaggi dell’arte, con i maestri e i classici che ha frequentato, con i compagni di militanza civile, con il marito- fotografo e artista a sua volta.

La mostra antologica di Silvana Lunetta – scrive Andrea Barretta nel saggio critico – riprende le tappe principali della sua lunga esperienza artistica. Un percorso intrapreso attraverso lo studio dell’arte arrivando a risultati che a loro volta conducono a un linguaggio espressivo nuovo, quale metafora di una ricerca esistenziale, osteggiando lo svilimento e il decomporsi della realtà contemporanea. Anziché l’immagine figurativa ecco allora l’astrazione lirica, la forza ideativa di una situazione culturale che vede la migrazione verso diversità di definizioni su tracce a volte enigmatiche, altre con pennellate cariche di colore, talora essiccato e poi frammentato, in grado di evocare pulsioni non già incontrollabili che danno la stura a un’altra rappresentazione autonoma seppur riconducibile all’informale.

Silvana Lunetta è un’artista testimone del proprio tempo che propone un divenire culturale memore dell’accompagnarsi con intellettuali quale il poeta Alfonso Campanile che le dedica un suo componimento, il francescano algerino Jean Albert Derrien, docente a Parigi, e lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia. Poi Giacomo Baragli che la presenta in una personale a Palermo nel 1983, e Ignazio Buttitta che sul frontespizio di un suo libro le scrive una dedica, e attenzioni dallo storico dell’arte Giovanni Bonanno.

La mostra, con ingresso libero, è aperta dal 22 febbraio al 15 marzo 2020 tutti i giorni dalle 16 alle 19.30 (lunedì chiuso).

In sede è disponibile il catalogo