Storia sociale dei colori: nell’arte, nella società, nella politica e nella religione
Mercoledì 16: il Rosso, Mercoledì 23: il Giallo (e l’Oro e il Verde), Mercoledì 30 Ottobre: il Bianco e il Nero
In che modo ci muoviamo nella società contemporanea, vera e propria foresta piena di segni che ormai decodifichiamo con l’automatismo cui internet e la televisione ci hanno inconsapevolmente abituato?
Gli incontri proposti cercheranno di dare una risposta a questo quesito tracciando la storia di alcuni colori attraverso la narrazione del loro impiego nelle società antiche e in quelle moderne e del diverso valore loro attribuito. Il nostro ambiente percettivo è l’insieme delle competenze storiche, sociali, tecniche in cui viviamo e le idee cromatiche della società industrializzata in fondo non sono che tentativi di razionalizzare il colore.
Tutte le società hanno infatti costruito sistemi simbolici in cui il colore occupava un posto rilevante: da sempre il rosso allude al sangue e alla Passione di Cristo, il blu ci fa pensare al manto della Madonna, il nero (od il suo opposto, il bianco, nelle società arcaiche) al lutto, il giallo alla vita ma è anche un colore che è stato utilizzato per separare e perseguitare (ricordiamo, ad esempio, i segni distintivi degli ebrei).
La conoscenza della storia dei colori e della loro diversa percezione a seconda delle varie epoche sarà il filo rosso che ci condurrà ad osservarne cambiamenti e curiosità così da renderci più consapevoli del mondo che ci circonda imparando a leggerne i segni ma se la sensazione del colore è fisica, la sua percezione è culturale: la fisiologia determina ciò che vediamo, la cultura come lo chiamiamo.
Mercoledì 16 Ottobre: il Rosso
Mercoledì 23 Ottobre: il Giallo (ma anche l’Oro e il Verde)
Mercoledì 30 Ottobre: il Bianco e il Nero