Giovani presenze nella ricerca artistica a Brescia
Sabato 12 aprile alle ore 18 presso la sede dell’AAB, in vicolo delle Stelle 4, è stata inaugurata la mostra Giovani presenze nella ricerca artistica a Brescia, promossa e organizzata dall’AAB con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche giovanili del Comune di Brescia. La rassegna è giunta alla quattordicesima edizione: un traguardo certamente significativo dell’impegno che l’Associazione Artisti Bresciani riserva a esordienti di particolari attitudini, con le loro creazioni sperimentali e innovative. Quest’anno l’esposizione, curata dalla professoressa Pia Ferrari, focalizza l’attenzione sulla fotografia e presenta le opere di cinque giovani artisti: Michele Gusmeri, Jasmine Carter, Stefania Zorzi, Nicholas Sudati e Dorothy Bhawl. Essi testimoniano con le loro opere in formato digitale la straordinaria insostituibilità e vitalità di questo mezzo espressivo, dopo più di due secoli dalla sua invenzione, mostrandone l’aspetto narrativo ed artistico non subalterno, capace di contaminazione con linguaggi diversi, attento al reale e poliedrico nei significati. Cinque autori con storie, background e poetiche differenti sono accomunati dal desiderio di esplorare le possibilità di trasformazione, di slittamento e trasfigurazione dell’immagine riprodotta nei loro scatti.
Nel suo saggio Pia Ferrari scrive: «Nell’esposizione si può percorrere una sorta di sentiero che attraversa iconografie differenti: partendo dalla rappresentazione di elementi naturali, osservati da un punto di vista nascosto, soggettivo e particolare, passando per visioni urbane in cui si manifestano presenze umane appena intuite, incontrando scatti autobiografici nei quali l’autore ritrova architetture che affiorano dai ricordi, fino a situazioni dove il fotografo diviene testimone presente di eventi non propri, per concludersi in un teatro umano ed artificiale insieme, che comunica con simboli contemporanei. Accade dunque, lungo questo percorso, che lo spazio fisico diventi luogo ambiguo tra realtà e rappresentazione, la percezione individuale si amplifichi, le cose banali e quotidiane assumano significati metaforici e si connettano in dimensioni simboliche, le immagini della natura si trasfigurino, i corpi mutino in metamorfosi rese possibili da accostamenti simultanei.»
L’esposizione rimarrà aperta fino al 7 maggio con orario dal martedì alla domenica dalle 16,00 alle 19,30. L’ingresso è libero. Il catalogo è disponibile in sede.