Paolo Rumiz e la lezione della Grande Guerra
PAOLO RUMIZ E LA LEZIONE DELLA GRANDE GUERRA
Giovedì 5 novembre 2015 ore 17,30 salone Vanvitelliano, Palazzo Loggia a Brescia
Paolo Rumiz, accogliendo l’invito dell’Associazione Artisti Bresciani, giovedì 5 novembre alle ore 17,30, nel salone Vanvitelliano del Palazzo della Loggia, parlerà della Grande Guerra: di quello che è stata e di quello che ne rimane, in termini non soltanto di memoria, ma, soprattutto, di lezione per l’Europa di oggi e di domani. Su questo tema Rumiz lavora da anni, con quel modo tutto suo di entrare di persona nella Storia, di percorrere a piedi, in bicicletta, in treno, i luoghi di cui ci parla, di farceli vedere con i suoi occhi, di far entrare nel racconto, insieme alla gente che incontra, anche le cose e le persone, che ne affollano i ricordi. Che si tratti del viaggio di Annibale, del percorso in bicicletta da Trieste a Istanbul, di quelli in treno sull’Orient Express o fino alla Galizia sulle tracce del fronte orientale della Grande Guerra, della riscoperta a piedi della via Appia, il risultato è un suggestivo, inquietante copione da teatro delle ombre, che mescola il passato con il presente, la Storia con i ricordi più personali. Così il passato rivive nelle vicende di oggi, accendendole di significati e di moniti, troppo presto dimenticati.
Rumiz aveva già raccontato “quel maledetto imbroglio e quella mostruosa carneficina” che fu la guerra dei Balcani. In Maschere per un massacro, edito nel 1996 e di recente ripubblicato, la sua diretta conoscenza delle atrocità e degli uomini in esse coinvolti, guidata da un professionale, quanto irrinunciabile bisogno di verità, aveva smascherato le complicità ed i bassi interessi della grande politica, nascosti sotto l’enfasi mediatica, purtroppo ancora attualissima, dello scontro di civiltà. Con la pubblicazione, nel 2014, dei suoi viaggi attraverso le storie ed i luoghi dell’“inutile strage”, chiamata Grande Guerra, Rumiz riprende le fila di quel lavoro con il video in 10 DVD, edito da «la Repubblica», e con il racconto Come i cavalli che dormono in piedi, pubblicato dalla casa editrice Feltrinelli. Non si accontenta delle versioni ufficiali; vuole vedere, ascoltare. Gli interessa capire cosa è veramente accaduto e perché. La sua ricerca entra nel cuore culturale della vecchia Europa. Ma, insieme alle prime idee di una futura unione continentale, cresciute proprio nel segno del rifiuto della folle, quanto comune disperazione di quelle trincee, vi ritrova anche le stesse demenziali frammentazioni di oggi. La storia dei centomila ragazzi trentini e giuliani, tra i quali c’era anche suo nonno, che, nell’agosto 1914, dovettero combattere sul fronte orientale in divisa austriaca, per poi, dopo l’entrata in guerra dell’Italia, essere trattati da nemici in patria, ripropone all’Europa di oggi l’immagine di un continente ancora attraversato da troppi confini, tracciati dagli stati, ma non condivisi dai popoli.
Nel ringraziarlo per la sua amichevole disponibilità, l’AAB, con il patrocinio del Comitato provinciale di coordinamento del centenario della Grande Guerra, è orgogliosa di continuare il proprio impegno culturale ed espositivo dedicato al centenario della prima guerra mondiale, offrendo alla cittadinanza l’incontro con il giornalista e scrittore triestino.
Roberto Mazzoncini
consigliere dell’AAB
download: INVITO_PAOLO RUMIZ E LA LEZIONE DELLA GRANDE GUERRA_5_NOVEMBRE_2015