Il liuto nella Lombardia rinascimentale
“Il liuto nella Lombardia rinascimentale”
Immagini, parole e musica all’Aab
Ultimo appuntamento, venerdì 3 novembre alle ore 18, nella sede dell’AAB in vicolo delle Stelle 4, per il ciclo di conferenze-concerto “Raccontar con arte”, ideato da Maurizio Lovisetti e promosso da Aab insieme al conservatorio Luca Marenzio, con il sostegno della presidenza della Fondazione Asm.
“Il liuto nella Lombardia rinascimentale” è il titolo dell’appuntamento di venerdì. Anche in questo racconto di musica e immagini la voce narrante sarà quella di Daniele Squassina mentre alla chitarra ci sarà Maurizio Lovisetti
Le origini degli strumenti a corda si perdono nella più remota antichità. Tra questi, il liuto rappresenta un vero e proprio ponte tra le epoche e tra i popoli. Giunto in Europa dall’Africa attraverso la Spagna moresca, si diffonde rapidamente nell’intero continente per trovare una particolare fortuna in Italia, specie nella Lombardia rinascimentale. Strumento solistico per eccellenza per il suono dolce e la capacità di eseguire brani polifonici anche complessi, era lo strumento preferito dell’epoca, diffuso e amato anche dai nobili (ricordiamo tutti Isabella d’Este Gonzaga). Per gli uomini del rinascimento il liuto non è però solo uno strumento musicale, ma è anche un potente simbolo, ispiratore e mediatore di idee e valori di natura non solo artistica, ma anche filosofica, scientifica, morale e politica, cosicché spesso compare, come figura portatrice di significati universali, nei disegni e nei dipinti dell’epoca. Ed è proprio un viaggio in quei tempi e tra quegli autori che si intende proporre, tra musiche, parole e immagini, per ricreare quella straordinaria atmosfera artistica e culturale che si poteva respirare nella Lombardia del XVI secolo.